Tra le granite e le granate si prepara ad essere il nuovo tormentone estivo dell’interprete più eclettico e bizzarro degli ultimi tempi: Francesco Gabbani. Una canzone carica di citazioni, come il pezzo vincitore di Sanremo “Occidentali’s Karma”. I giochi di parole, insomma, sono il must del suo album usati però sempre con una sottile critica della società in cui viviamo pur con la sua solita vena sarcastica.
Ascolta e leggi il testo di “Tra le granite e le granate”.
Il significato del brano, in particolare, punta sul periodo delle vacanze e di come sia facile trasformare una esperienza positiva in negativa, tra stereotipi e il grigiore di una quotidianità in fondo piatta. Le ferie che diventano un modo per sopportare l’inverno in arrivo e che poco hanno a che vedere con la vacanza vera di uno schiavo contemporaneo che, anno dopo anno, si concede sempre gli stessi svaghi e i medesimi riti al sole. Fa parte del suo cd dal titolo “Magellano” e prende il nome dal navigatore ed esploratore portoghese.
Tra le granite e le granate testo
Oggi il paradiso costa la metà
lo dice il venditore di felicità
in fuga dall’inferno, finalmente in viaggio
la tua vacanza in un pacchetto omaggio.
Foto di gruppo sotto il monumento
turisti al campo di concentramento
e sulle spiagge arroventate
lasciate ogni speranza voi ch’entrate
E state
li dove siete
com’è che state?
ci state bene?
E state
Macellerie sudate in coda nei musei
hotel di lusso nei villaggi dei pigmei
mente sana e corpo fatiscente
antologia della vacanza intelligente.
La tua vita al largo da una vita intera
fischia il vento ed urla la bufera
fra le granite e le granate
lasciate ogni speranza voi ch’entrate
E state
li dove siete
com’è che state?
ci state bene?
E state
li dove siete
com’è che state?
ci state bene?
E state
Eppure non partiamo mai
ci allontaniamo solo un po’
diamo alla vita un’ora
perché al ritorno sembri nuova
Davvero non andiamo mai
oltre le nostre suole
muovi il passo, tieni il tempo
gira come gira il vento
li dove siete
com’è che state?
ci state bene?
E state.
Eppure non partiamo mai
ci allontaniamo solo un po’
diamo alla vita un’ora
perché al ritorno sembri nuova
Davvero non andiamo mai
oltre le nostre suole
muovi il passo, tieni il tempo
gira come gira il vento.
Dietro le spalle
un morso di felicità
davanti il tuo ritorno alla normalità
lavoro e feste comandate
lasciate ogni speranza voi ch’entrate
li dove siete
com’è che state?
ci state bene?
E state
li dove siete
com’è che state?
ci state bene?
E state