Un piccolo bilancio sulla sua vita di oggi e sulla carriera che da anni va a gonfie vele, grazie a scelte azzeccate e ad un innegabile talento. J-Ax presenta il video di Intro che è la prima canzone de “Il bello di essere brutti“, in uscita domani, 27 gennaio 2015.
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Ci tiene a precisare, però, che nonostante il titolo è l’ultimo pezzo che ha composto, perché aveva voglia di concludere la sua fatica discografica dicendo qualcosa riguardo al suo universo personale. Nonostante sia un artista affermato, del resto, è una persona come tutti e negli ultimi tempi non è stato risparmiato dal “brutto” che però resta solo un lato dell’esistenza. Ecco, perché ha voluto parlare anche di quello “bello”. La sua Milano per esempio.
Grandissimo successo, nel frattempo, sta riscuotendo la canzone Uno di quei giorni, cantata in coppia con Nina Zilli. Un pezzo perfetto per la voce di questa sensuale e brava artista e, nello stesso tempo, divertente, in perfetto stile J-Ax, anzi Alessandro Aleotti.
Testo Intro J-Ax
Qualche anno fa mi si è ingrigito il pelo
Per la prima volta ho tirato il freno
Incerto se fossi l’unico scemo
O l’ultimo a crederci per davveroCol dubbio che per la mia crew fosse un lavoro niente più
Negli anni han fatto figli io soltanto dischi e tour
Mai cresciuto come Peter Pan
Con la labirintite, da solo, bloccato in studio
Han Solo, nella graffite
Entrato da sbarbato
Ho firmato ogni contratto, mi fidavo
Come di un padre, mi bastava stare sul palcoPoi eran tutti sempre in vacanza
Io da solo là che mi sbatto
Forse lo trattavo da padre
mentre mi trattava da babbo
Perchè fare roba nuova se la gente già t’adora
E alla fine si innamora solo della novità
Quasi come se dicessi Allora sei vecchio, fuori moda
Questa cosa non funziona se la fanno alla tua etàHo pagato sono uscito come al bar
La penale coi risparmi di una vita
Al prezzo della libertàMi ero chiuso in un bar e mi chiedevo ma che senso ha
Ma perché non sei morto giovane vent’anni faRicominciare a meno di zero
E finalmente sollevare il velo
E raccontarvi veramente
Non l’immagine vincente che la gente prova a vendere
di sèNon voglio vivere su un grattacielo
Solo studiare indietro col veleno
E raccontarmi veramente lo spettacolo riprende,
Benvenuti a tutti quelli come meL’altro Natale stavo giù in cantina
Piangevo sui cartoni del trasloco
Che quando hai visto il mondo dalla cima, dopo
Sei intrappolato al top come un topoNon sembro un uomo di successo e uomo di valore
Quando il prezzo arriva tutto in blocco dello scrittore
Copiare te stesso libera meno dolore
Che farsi tagli nel cuore
Nel sangue cercare le paroleE’ il caso che mi ripigli
o che mi ripigli per caso
Che quelli che han fatto figli, qui nessuno l’ha programmato
La mia vita è questo teatro
E quando spegneranno le luci
Non avrò nemmeno un rimpianto
Se ho vissuto da vero duroE per la strada mi chiamano zio
E’ Philadelphia e io sono Rocky
Sarà che al posto di un bambino, Dio
Mi ha dato due milioni di nipotiHo ascoltato la mia roba come mai ho fatto prima
Sarò arrabbiato meglio prima, ma era l’era decadance
L’ho trovata genuina ma si sente che ero preso
Ancora in lutto per la fine fatta dalla prima bandE quello che credevo fosse il mio fratello vero
Due bambini che da zero, hanno messo su una gang
L’amicizia che è finita come sempre nella vita
Avere donne, la politica, l’odore del cashRicominciare a meno di zero
E finalmente sollevare il velo
E raccontarvi veramente
Non l’immagine vincente che la gente prova a vendere
di sèNon voglio vivere su un grattacielo
Solo studiare indietro col veleno
E raccontarmi veramente lo spettacolo riprende,
Benvenuti a tutti quelli come meBenvenuti a tutti quello come me
Benvenuti…