sabato 20 Aprile 2024

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Negramaro: Il posto dei santi, testo e video

Il posto dei santi è il nuovo singolo dei Negramaro in radio da venerdì 20 novembre 2015. La canzone, che segue il grande successo di Attenta e Sei tu la mia città, è estratta dall’album “La Rivoluzione sta arrivando” (Sugar) certificato disco di platino.



Guarda il video ufficiale, ascolta “Il posto dei santi” e leggi il testo qui.

Il brano, scritto da Giuliano Sangiorgi, è tra le canzoni più interessanti del disco e racconta di una nuova presa di coscienza in cui anche la perdita di una persona amata è un inno alla vita perché “siamo sostanza che non può sparire”. Il testo è accompagnato dall’impressionate suono del theremin (eterofono, strumento musicale elettronico che si suona solamente con il movimento delle mani) e da un insistente ritmo rap.

Testo Il posto dei santi

Ho leccato via il sale dagli occhi
per saperti più forte degli altri
ho nascosto le pieghe
del nostro cuscino
perché tu non possa annoiarti

ho rubato l’odore dai sensi
ti ho sentito col naso che menti
ho tenuto ben stretto
tra i denti il respiro
per non far sapere i tormenti


ho sentito il rumore del cielo
diventare ogni giorno più grande
ho copiato il frastuono
che fanno anche gli alberi
quando la vita è ingombrante

ho ingoiato il sudore del mare
indossando le nuvole grigie
ho capito che tutto appartiene
al resto che manca
non solo se esiste

Vivere
non è abbastanza se
non c’è distanza che
non ti permetta di desiderare
perdersi
per poi riprendersi
non è dividersi
siamo sostanza che non può sparire

ho strappato le ali dai sogni
per cadere ogni volta sui tetti
preferisco restare coi gatti sul mondo
che tanto comunque ritorni

e ti accorgi che quello che senti
ha radice nel posto dei santi
ma tradotto nei gesti dell’uomo
che sbaglia ogni volta
si torna perdenti

ho imitato le nuove stagioni
per cambiare la pelle dei giorni
ho coperto ogni singola parte
di pelle del corpo con petali e fiori

ho chiamato per nome quei santi
troppo comodi troppo distanti
li ho convinti ad avere paura
di quelli che giocano
a fare i potenti

vivere
non è abbastanza se
non c’è distanza che
non ti permetta di desiderare
perdersi
per poi riprendersi
non è dividersi
siamo sostanza che non può sparire

Vivere
non è abbastanza se
non c’è una danza che
non ti convinca di poter volare
liberi
senza rinchiudersi
e infine arrendersi
a questa stanza che non sa dormire

Mi sono accorto proprio adesso
che non ha muri quest’inverno
dagli occhi passa solo vento
e porta via con sé il rimpianto
di un cielo che non si è più spento
illudimi che adesso posso

vivere…
vivere…

vivere
non è abbastanza se
non c’è una danza che
non ti convinca
di poter volare
liberi
senza rinchiudersi
e infine arrendersi
a questa stanza
che non sa dormire
a questa stanza
che non sa dormire
in questa stanza
che non sa dormire
siamo sostanza
che non può sparire
non può sparire
tu non sparire


negramaro il posto dei santi

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