A Sanremo 2014 ha infiammato le folle, questo giovane belga che è noto al grande pubblico con il nome di Stromae. Paul, questo il suo vero nome, ha cantato Formidable e in tanti lo hanno creduto davvero ubriaco. Recitava, invece, e lo faceva al meglio, per raccontare la storia di un uomo aggressivo e carico di problemi. La canzone parla della solitudine umana, in senso lato e si riferiva pure ad un uomo che ha realmente incontrato mentre era in compagnia della sua ragazza. Lo stesso lo ha preso in giro dicendo che l’artista non è poi bello come si crede di essere, mostrando tutto il disagio di un quotidiano ai margini della società.
Paragonato a Jacques Brel e a Charles Aznavour questo giovane dalla potenza vocale straordinaria ha la capacità di interpretare nel vero senso della parola, di entrare nel personaggio che racconta nei suoi brani. Intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa che lo ha voluto anche nella sera della finale di Sanremo 2014, ha confermato l’origine curiosa del suo nome. Stromae significa maestro, in verlan il gergo francese che trasforma le parole creando una sorta di anagramma.
Paul Van Haver, classe 1985, è noto oltre i confini nazionali per le sue canzoni impegnate, ma in passato in Europa lo abbiamo già ascoltato. Ricordate “Alors on danse“? Era proprio lui l’interprete che ci ha fatto ballare e divertire con questo pezzo. Occhi azzurri come fari su una pelle d’ebano, Stromae è una star anche nel nostro Paese con Tous les memes, in cui interpreta nel video il doppio ruolo di un uomo e di una donna, valorizzando entrambi i punti di vista all’interno di una storia d’amore e, in generale, dei rapporti a due. Un vero performer che veste le canzoni come abiti e che proietta chi lo ascolta in un mondo tutto suo, dove l’esistenza si mischia a realtà a fantasia e diventa unica.
