Testo “Bottiglie Vuote”, singolo dei Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.
“Bottiglie Vuote” è una canzone contenuta nell’album “Hello World” dei Pinguini Tattici Nucleari. La traccia, realizzata in collaborazione con il cantautore Max Pezzali (883), segue i successi dei singoli “Islanda” e “Romantico Ma Muori”.
➤ Indice
Significato brano
“Bottiglie Vuote” dei Pinguini Tattici Nucleari racconta una storia d’amore complicata, piena di fragilità e speranze nascoste. Il brano parla di imperfezione, ricerca di senso e della bellezza fragile di chi, pur spezzato, continua a lanciare messaggi d’amore nell’oceano della vita. Il mare, centrale nella narrazione, diventa metafora di un passato sepolto, di ricordi dolorosi (come una “siringa da non calpestare”) ma anche di libertà e bellezza, come quando la persona amata si tuffa ed è “spettacolare” nonostante il cielo cupo.
Il protagonista si descrive come un contrasto: è sia “figlio di Troia” (simbolo di inganno) che “di Achille” (eroe vulnerabile), mostrando la sua natura contraddittoria. Lui e la sua amata condividono debolezze e sogni inespressi, sepolti come messaggi in bottiglie vuote – un’immagine potente di desideri affidati al caso, nella speranza che qualcuno li trovi.
La scena notturna al mare, con gli aerei per New York, evoca un senso di fuga e possibilità , mentre il riferimento alle caviglie legate al mondo suggerisce un amore trattenuto da paure o obblighi. Ci sono anche ricordi d’infanzia (“l’Algida”, “chiedere la spuma”) che mescolano nostalgia e amarezza, perché crescere può significare perdere qualcosa.
Nel finale, però, c’è una svolta: i due, da “sconosciuti”, diventano “famiglia”, e quei sogni nascosti nelle bottiglie sembrano trovare un destinatario. La canzone è un invito a credere che, nonostante le ferite e il tempo perso, l’amore possa ancora salvare, come il mare che purifica e unisce.
Bottiglie Vuote testo Pinguini Tattici Nucleari
Lyrics:
C’è una storia sepolta dentro questo mare
Come una siringa da non calpestare
Un’estate che scappa e non ritorna più
Tu per cosa sei nata? Per saper volare?
Però quando ti tuffi sei spettacolare
In questo cielo dipinto di nero Anish Kapoor
Hai letto la mia lettera, era piena di postille
Sono un figlio di Troia però pure di Achille
Conosci le mie debolezze, ma tu non vuoi dirle
A me che ne ho mille, mille, mille
Vorrei portarti al mare alle 4 di notte
Quando tutti dormono tranne le onde
Stare a guardare gli aerei che vanno a New York
Ti hanno legata al mondo per le caviglie
Ma nascondi i sogni nelle bottiglie
Vuote, che cuore, e speri che le troverò
Sul tavolino dell’Algida la vita sfuma
Si ritorna bambini a chiedere la spuma
A fumare una cannuccia come fosse una Lucky Strike
Eh no, eh no
La cenere non si mischia con la sabbia
C’è chi cresce per noia, chi perché si cambia
In fondo tutti hanno una storia da non raccontare mai
Hai pianto troppe lacrime per questo tuo imbecille
Ma proverò a rimettertele dentro le pupille
Sei come il mare: unica, io come le conchiglie
Sai ce ne sono mille, mille, mille
Vorrei portarti al mare alle 4 di notte
Quando tutti dormono tranne le onde
Stare a guardare gli aerei che vanno a New York
Ti hanno legata al mondo per le caviglie
Ma nascondi i sogni nelle bottiglie
Vuote, che cuore, e speri che le troverò
Ti darò un nome nuovo in ogni lingua
Potrò chiamarti da turista
Pure se ti so a memoria
Noi figli della luna, noi grandi aspettative
Noi scappati di casa, noi nudi nel cortile
Noi lettere d’amore chiuse in una bottiglia
Noi sconosciuti ieri, ma oggi già famiglia
Vorrei portarti al mare alle 4 di notte
Quando tutti dormono tranne le onde
Stare a guardare gli aerei che vanno a New York
Ti hanno legata al mondo per le caviglie
Ma nascondi i sogni nelle bottiglie
Vuote, che cuore, e speri che le troverò