lunedì 15 Aprile 2024

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Checco Zalone: La prima Repubblica, testo e video (Quo vado)

Contro la crisi e i problemi di tutti i giorni, c’è un’arma potentissima che è la risata e tra gli artisti italiani che un sorriso lo strappano a tutti, c’è il simpatico Checco Zalone. Talentuoso a 360 gradi, torna con un nuovo film, Quo Vado, con relativa colonna sonora, La mia Repubblica.



La pellicola sarà nelle sale dal 1 gennaio 2016 e sarà prodotta da Taodue Film e distribuita da Medusa. Il comico pugliese, il cui vero nome è Luca Medici ha scelto come regista Gennaro Nunziante per raccontare del sogno degli italiani di avere il posto fisso. Ospite di Fabio Fazio nelle scorse ore, ha deciso di parlare del lungometraggio come avrebbe fatto Massimo Gramellini. Nel corso del programma ha detto che questa canzone l’avrebbe scritta per Adriano Celentano, anche se lui non lo sa.

Il brano “La mia Repubblica”, invece, è già disponibile su iTunes e sui maggiori digital store. Il pezzo racconta con una nota di nostalgia come si viveva in Italia negli anni Ottanta. Durante la Prima Repubblica tutti sembravano spensierati, ma oggi nulla è più come prima. Anche se in fondo tutto cambia, ma nulla cambia mai veramente.

Guarda Checco Zalone a Che tempo che fa


Checco Zalone La prima Repubblica, testo (lyrics)

La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai
Dei quarantenni pensionati
che danzavano sui prati
dopo dieci anni volati all’aeronautica
e gli uscieri paraplegici saltavano
e i bidelli sordomuti cantavano
e per un raffreddore gli davano
quattro mesi alle terme di Abano
con un’unghia incarnita
eri un invalido tutta la vita

La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai

Dei cosmetici mutuabili
le verande condonabili
i castelli medioevali ad equo canone
di un concorso per allievo maresciallo
se me la posti a Mazara del Vallo
ed i debiti “pubici” s’ammucchiavano
come i conigli
tanto poi
eran c*zzi dei nostri figli

Ma adesso vogliono tagliarci il Senato
senza capire che ci ammazzano il mercato
e si perché, senza Senato non c’è più nessun reato
senza reato non lavora l’avvocato
il transessuale disperato
mi ha perso tutto il fatturato
ed al suo posto c’è un Paese inginocchiato

Ma il Presidente è toscano
“ell’è un gran burlone”
ha detto ‘eh, scherzavo’
piuttosto che il Senato
mi taglio un c*glione

La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
era bella assai
la prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai


checco zalone la prima repubblica

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