Testo “Dai che fai”, singolo di Bresh. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.
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“Dai che fai” è una canzone di Bresh (nome d’arte del cantautore ligure Andrea Brasi) contenuta nel suo terzo album in studio “Mediterraneo”. La traccia, che segue i successi di “Umore Marea” e “La tana del granchio”, è composta con Calcutta (Edoardo D’erme) e Roy Lenzo.
“Dai che fai” di Bresh è un pezzo nostalgico che parla di gioventù, amicizie e notti passate in giro per il quartiere. È come un flashback emotivo di quei momenti caotici ma genuini dell’adolescenza.
Il brano racconta di un ragazzo che sente di non aver scelto completamente la sua vita, come se stesse vivendo in automatico. Ricorda i tempi della scuola, quando usciva con gli amici, sempre con i caschi in mano (probabilmente per lo scooter), ascoltando musica dal cellulare. C’è questa atmosfera di noia mista a libertà, dove le serate iniziavano presto e finivano all’alba.
Il ritornello con ti attacchi al campanello evoca quell’immagine tipica di quando gli amici suonavano sotto casa, urlavano per farsi sentire, e poi invadevano la casa facendo casino fino a notte fonda. È un’energia giovane, un po’ selvaggia ma piena di vita.
Bresh parla anche di momenti specifici: gli incontri a Quinto Romano (un quartiere di Milano), i parcheggi occupati, i problemi con le autorità, la scena musicale dove c’era divisione tra chi ascoltava techno e chi il rap. È tutto molto concreto, vissuto.
Verso la fine c’è una riflessione più matura: il narratore dice di essere tornato, cambiato ma non per i soldi, restando sereno. È come se guardasse indietro con affetto a quel caos giovanile, consapevole che quei momenti hanno formato chi è diventato.
In sostanza, è una celebrazione delle amicizie, della spensieratezza giovanile e di quella sensazione di appartenenza al proprio quartiere, raccontata con un tono diretto e senza filtri.
Dai che fai testo Bresh
Lyrics:
Non ho scelto quello che ho fatto
Sono dentro al corpo di un altro e
Trovo il modo di fare un salto ormai non ritorno da un sacco
Esco in piazza però non so chi c’è
Fuori dalla mia scuola, suonavo al Motorola
I caschi sempre in mano, la musica dal cell
Caligo sulla zona, morivamo di noia
Prima serata, l’alba la facevo con te
Dai, che fai, ti attacchi al campanello, dimmi “Dai, cos’hai?”
Le urla sotto casa son le stesse, spaccano le finestre
Entrano in sala e cadono sul pianoforte e suonano tutta la notte
Dai, che fai, ti attacchi al campanello, dimmi “Dai, cos’hai?”
Le urla sotto casa son le stesse, esplodono le stelle
E nel quartiere girano tutta la notte, bussano tutte le porte
Mi dicevi “Così e così, posso venire a prenderti?”
Sono a Quinto tra i sassi e io, non ho niente per stendermi
Coi megafoni, ti cercavo nei vicoli
Non dormo mai
I parcheggi occupati, gli schiaffi dei soldati
La gente della techno non ascoltava il rap
Caligo sulla zona, morivamo di noia
Prima serata, l’alba la facevo con te
Dai, che fai, ti attacchi al campanello, dimmi “Dai, cos’hai?”
Le urla sotto casa son le stesse, spaccano le finestre
Entrano in sala e cadono sul pianoforte e suonano tutta la notte
Dai, che fai, ti attacchi al campanello, dimmi “Dai, cos’hai?”
Le urla sotto casa son le stesse, esplodono le stelle
E nel quartiere girano tutta la notte, bussano tutte le porte
Torno davvero, sono sano per un pelo
Sono cambiato, per i soldi ma non credo no
Alzo la voce, solo se non sono serio
Resto sereno, dentro le braccia di Venom
Dai, che fai, ti attacchi al campanello, dimmi “Dai, cos’hai?”
Le urla sotto casa son le stesse, spaccano le finestre
Entrano in sala e cadono sul pianoforte e suonano tutta la notte
Dai, che fai, ti attacchi al campanello, dimmi “Dai, cos’hai?”
Le urla sotto casa son le stesse, esplodono le stelle
E nel quartiere girano tutta la notte, bussano tutte le porte
Dai che fai video
Dai che fai audio Bresh
