mercoledì 16 Luglio 2025

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Olly, Juli, Depresso fortunato: testo e significato della canzone

Leggi il testo e ascolta "Depresso fortunato", singolo di Olly e Juli. Scopri le parole della canzone e guarda il video ufficiale.


Testo “Depresso fortunato”, singolo di Olly e Juli. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.

“Depresso fortunato” è una canzone del cantautore Olly presentata in anteprima durante il suo tour nei club. Il pezzo, realizzato in collaborazione con il dj producer Juli, segue gli straordinari successi del tormentone sanremese “Balorda Nostalgia”.


“Depresso Fortunato” di Olly: tra ironia e malinconia, l’abbraccio musicale che unisce artista e pubblico

Uscito il 6 giugno 2025, Depresso Fortunato è l’ultimo capitolo della narrazione artistica di Olly, un brano che sembra nascere da una serata tra amici e si trasforma in un inno generazionale. Prodotto da Juli, il pezzo si colloca tra folk e cantautorato contemporaneo, con una semplicità strumentale – chitarra e voce – che lascia spazio a testi diretti, intrisi di autoironia e riflessioni esistenziali.

Significato brano

Il brano si apre con un ritornello quasi infantile, “Nanna ee nanna aa”, che contrasta con il contenuto del testo: un flusso di coscienza che mescola sbornia, dubbi e una strana serenità. Olly si definisce “un depresso fortunato”, un ossimoro che racchiude il senso della canzone: la consapevolezza di vivere un disagio interiore, ma con la fortuna di poterlo trasformare in arte.

“Oggi mi sono svegliato alle dieci del mattino / Ero ancora un po’ ubriaco come chi si è divertito”: il tono è confidenziale, come se Olly stesse parlando direttamente al pubblico. La scena è quotidiana, quasi banale, eppure carica di significato. Il protagonista naviga tra divano e letto, mangia frutta da sdraiato, ride dei propri vizi e delle proprie contraddizioni.


Uno dei passaggi più significativi è quello in cui Olly immagina una vita alternativa: “Se smettessi di fumare sarei sano e molto ricco / Mal che vada me ne vado e mi apro un chiosco a Portorico”. È un sogno di evasione, tipico di chi cerca scappatoie, ma anche una presa in giro di se stesso. L’artista sa che quelle fughe restano fantasie, e che forse la vera libertà sta nell’accettare la propria imperfezione.

Poi arriva la svolta filosofica: “E se volessi potrei elevarmi a iperuranio”, riferimento al mondo delle idee platoniche, un luogo di perfezione irraggiungibile. Ma Olly preferisce la realtà, con tutta la sua caoticità: “Che siamo tutti un po’ matti, un po’ scalmanati / Che male c’è se non ci va di esser normali?”. È un invito a celebrare la diversità, a trovare bellezza anche nel disordine.

La canzone si chiude con un’immagine poetica: “E ora che si è fatta sera / Che si accendono i lampioni / E che anche il cielo ha quei colori che fanno scrivere canzoni”. È in questi dettagli che Olly trova ispirazione, nella normalità che diventa speciale. La donna con “la fede al dito” che non rivela il suo nome ma ha “un bel sorriso” è l’emblema di attimi fugaci che valgono più di mille parole.

Depresso Fortunato non è solo una canzone, ma un momento condiviso. Registrata durante una cena tra amici, conserva l’energia di una jam session spontanea, con risate, bicchieri vuoti e chiacchiere fino all’alba. Questo spirito si riflette anche nelle performance live, dove il pubblico canta ogni parola come se fosse un mantra collettivo.

Olly, con la sua capacità di unire profondità e leggerezza, conferma ancora una volta di essere uno degli storyteller più autentici della scena italiana. Depresso Fortunato è un abbraccio musicale, un invito a sorridere delle proprie fragilità e a trovare, nella condivisione, un po’ di fortuna dentro la depressione.

Depresso fortunato testo Olly

Lyrics:


Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa

Oggi mi sono svegliato alle dieci del mattino
Ero ancora un po’ ubriaco come chi si è divertito
Con il dubbio esistenziale del chissà con chi ho dormito
Non ricordo più il suo nome ma ricordo il suo sorriso
Passo dal divano al letto poi dal letto al divano
E per ammazzare il tempo mangio frutta da sdraiato
Che alla fine non sono altro che un depresso fortunato
Con la voce per cantare e un pugno di parole in mano

Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa

Alla fine ci sono riuscito, sono uscito non so che mi ha convinto
E nel bel mezzo del tragitto un pensiero mi ha assalito
Se smettessi di fumare sarei sano e molto ricco
Mal che vada me ne vado e mi apro un chiosco a Portorico

Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa

E se volessi potrei elevarmi a iperuranio
Ballare ritmo peruviano
Tenere in mano un’altra mano fino a prendere sonno su una sdraio
Fare una festa per traguardo
Ma sarebbe festa tutto l’anno
Insomma voglio dire perderebbe il senso che le feste hanno
Tutta la rabbia che non vendico
Tutte le notti che dimentico
Che siamo tutti un po’ matti, un po’ scalmanati
Che male c’è se non ci va di esser normali
E ora che si è fatta sera
Che si accendono i lampioni
E che anche il cielo ha quei colori che fanno scrivere canzoni
Torno a casa in compagnia di una con la fede al dito
Che non mi ha detto il suo nome, ma c’ha proprio un bel sorriso


Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa
Nanna ee nanna aa nanna ee nanna aa

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