Testo “Eco”, singolo di Joan Thiele a Sanremo 2025. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.
“Eco” è una canzone della cantautrice italo colombiana Joan Thiele. Il pezzo, lo ricordiamo, è scritto con Federica Abbate, Emanuele Triglia e Simone Benussi (in arte Mace).
➤ Indice
Eco testo Joan Thiele
Lyrics:
E ti giuro non ho più bisogno di fingere
Questa mia vita è il mio viaggio ed io
Traccio da sola le scelte che faccio
Ma se ci sei tu
Ho più coraggio
E ricordo quando eri bambino
E restavamo ore abbracciati nel letto
Per sentirci grandi e la musica poi ci baciava
Per farci sentire un po’ meno soli
Forse sarà l’insicurezza
Sarà che per noi la famiglia non è mai la stessa
Sarà che siamo figli dell’indifferenza
Cresciuti da una donna più pura della bellezza
E se potessi dirti che
Qui la paura non ha età
Tu fissala forte dentro gli occhi
Spara al centro qui la notte non ci fotte
(Bang bang woo)
E ti giuro se il tempo è una linea che cambia
Sarò la tua eco e poi mai la distanza che corre tra il mondo e le cose
Ma se ci sei tu
Sì, resto calma
Forse sarà l’insicurezza
Sarà che per noi la famiglia non è mai la stessa
Sarà che siamo figli dell’indifferenza
Cresciuti da una donna più pura della bellezza
E se potessi dirti che
Qui la paura non ha età
Tu fissala forte dentro gli occhi
Spara al centro qui la notte non ci fotte
E se capissi perché contano sempre più le idee
Rimangono negli occhi della gente
Hanno più potere della rabbia
Tu difendile
E quando ti senti più fragile
Cambia la pelle
Equilibrio instabile
Fidati è meglio sbagliare che restare immobile
E se potessi dirti che
Qui la paura non ha età
E se capissi perché contano sempre più le idee
Rimangono negli occhi della gente
Hanno più potere della rabbia
Tu difendile
(Bang bang woo)
Autori: J. Thiele – F. Abbate – E. Triglia – S. Benussi –
Significato e analisi brano
“Eco” di Joan Thiele è una canzone che parla di identità, coraggio e resilienza, con un messaggio profondo che invita a seguire l’istinto e a difendere le proprie idee. Il brano, prodotto da Mace, ha un sound che richiama un’atmosfera vintage, quasi da colonna sonora, che si fonde con un testo intimo e personale. Joan Thiele dedica la canzone a suo fratello, ma il messaggio è universale: è un invito a superare paure, insicurezze e autosabotaggi, trovando forza nelle proprie radici e nelle relazioni significative.
La canzone inizia con un’affermazione di autonomia: Joan dichiara di non aver più bisogno di fingere, di essere padrona delle sue scelte e del suo percorso. Tuttavia, riconosce che la presenza di una persona cara, come suo fratello, le dà coraggio. Questo dualismo tra indipendenza e bisogno di sostegno è un tema centrale del brano. Joan ricorda momenti di intimità condivisi con suo fratello durante l’infanzia, momenti in cui la musica li aiutava a sentirsi meno soli. Questi ricordi diventano un punto di riferimento per affrontare le difficoltà del presente.
Il testo affronta temi come l’insicurezza, la mancanza di un nucleo familiare tradizionale e l’indifferenza che ha segnato la loro crescita. Nonostante ciò, Joan sottolinea di essere stata cresciuta da una donna “più pura della bellezza”, un riferimento probabilmente alla madre o a una figura materna che ha rappresentato un faro di integrità e amore. Questo contrasto tra fragilità e forza è un filo conduttore della canzone.
Uno dei passaggi più potenti è l’invito a guardare la paura negli occhi e a non farsi sopraffare da essa. Joan esorta a “sparare al centro”, a non lasciarsi ingannare dalle ombre della notte, metafora delle difficoltà e delle paure che possono paralizzarci. La paura, dice, non ha età, ma può essere affrontata con determinazione.
Il messaggio più significativo arriva verso la fine del brano: Joan riflette sul potere delle idee, che rimangono impresse negli occhi della gente e hanno più forza della rabbia. Questo è un invito a difendere le proprie convinzioni, anche quando ci si sente fragili. Cambiare pelle, cercare un equilibrio instabile e osare sbagliare sono presentati come passaggi necessari per crescere e non rimanere immobili.
In sintesi, “Eco” è una canzone che parla di lotta interiore, di legami familiari e di resilienza. È un inno alla libertà di essere sé stessi, alla capacità di trasformare le proprie fragilità in punti di forza e alla convinzione che le idee, quando difese con passione, possano lasciare un segno profondo nel mondo. Joan Thiele, attraverso le sue parole e la sua voce, ci ricorda che anche nelle difficoltà possiamo trovare la luce, soprattutto se abbiamo qualcuno al nostro fianco che ci fa sentire meno soli.