Testo “il ritmo delle cose.”, singolo di Rkomi a Sanremo 2025. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.
“il ritmo delle cose.” è una canzone del cantautore milanese Rkomi (nome d’arte di Mirko Martorana), in gara al 75° Festival di Sanremo 2025. Il pezzo segue gli straordinari successi dei singoli “Good girl” e “SULLA PELLE”.
➤ Indice
il ritmo delle cose. testo Rkomi
Lyrics:
Dove sono i soldi adesso
Che sei rimasta sola?
Pornografia ma senza sesso
Effetto senza droga
Dov’è il tuo Dio?
Pensavo poveri poveri noi
Non sono problemi tuoi
Il caos non sciopera mai
Ovunque prende forma
Ultimamente fumo ed esco
Veramente poco
Sto in mutande mentre fisso
Stupidamente il vuoto
Ancora e poi di nuovo
Finché l’alba va via dalla via
Non mi è più chiaro se sia
Musica o burocrazia
Questo caos che forma
Il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È l’inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Si può fermare la pioggia
Ma è inutile scomodare i cieli
Se in quelle macchie di Rorschach
Ci vedo cose, le più crudeli
Buttati nel mondo, siamo alla prova
Come si lancia per caso un bouquet da sposa
Esco da un’altra festa, esco dall’algoritmo
Ritrovo la bellezza solo dietro l’imprevisto
È caos che corre
Che lento muore
Il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È l’inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Forse solo la stanchezza
Ti porta dentro quella stanza
Che hanno chiamato libertà
Di dire no, di dire basta
Questo casino mi somiglia
È il lato oscuro in piena vista
O è forse merda di un artista
È il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È l’inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Autori: J. Ettorre – M. E. Martorana – M. Pierotti – F. Catitti – L. V. Faraone – P.M. Lombroni Capalbo
Significato e analisi brano
“il ritmo delle cose.” di Rkomi è una canzone che esplora il caos delle relazioni umane e il tentativo di trovare un senso in un mondo dominato dalla confusione e dalla frammentazione emotiva. Il brano, prodotto anche da Shablo, si muove tra sonorità elettro-pop e un testo introspettivo, che riflette sulla difficoltà di dare una forma ai sentimenti e alle esperienze di vita. Rkomi, attraverso un flusso di coscienza, dipinge un quadro vivido di un momento storico in cui l’isolamento digitale e la sovrabbondanza di stimoli creano un senso di disorientamento.
Il ritornello, con la sua ripetizione del “ritmo delle cose”, suggerisce che esiste un ordine sottostante al caos, un ritmo che guida le nostre azioni e le nostre emozioni, anche quando sembrano prive di senso. Questo ritmo è descritto come qualcosa che ci muove, che ci corre nella gola e ci spezza le parole, indicando come le emozioni e le esperienze siano spesso difficili da esprimere e da comprendere.
Rkomi cita anche Piero Manzoni e le macchie di Rorschach, simboli che rimandano all’arte e alla psicologia, per sottolineare come l’interpretazione della realtà sia soggettiva e spesso cruda. Le macchie di Rorschach, in particolare, rappresentano la nostra tendenza a proiettare significati personali su ciò che ci circonda, spesso rivelando aspetti oscuri o dolorosi della nostra psiche.
Il testo della canzone è ricco di immagini contrastanti: dalla pornografia senza sesso all’amore senza sentimento, dalla bellezza trovata nell’imprevisto alla stanchezza che porta alla libertà di dire “basta”. Rkomi riflette sulla natura distruttiva delle relazioni e sulla tendenza a rovinare ciò che costruiamo, descrivendo questo processo come un “violento decrescendo”, un lento declino verso l’inferno a fuoco lento.
In definitiva, “il ritmo delle cose” è una meditazione sulla complessità della vita moderna, sulla difficoltà di trovare un equilibrio tra caos e ordine, e sulla ricerca di un senso in un mondo che spesso sembra privo di significato. Rkomi, con il suo stile introspettivo e poetico, invita l’ascoltatore a riflettere sulle proprie esperienze e a riconoscere il ritmo che muove le proprie vite, anche quando questo ritmo è fatto di confusione e dolore.