Testo “Io sono Paolo”, il nuovo singolo di Paolo Palumbo, chef, cantante e rapper sardo di 22 anni che da quattro anni lotta la Sla. Ascolta l’audio ufficiale del brano.
“Io sono Paolo” è stata presentata al Festival di Sanremo e interpretata dal rapper attraverso l’utilizzo di un comunicatore vocale guidato con gli occhi. Paolo è stato accompagnato sul palco dal rapper Kumalibre (Cristian Pintus), dal fratello Rosario e dal maestro Andrea Cutri.
La canzone, vi ricordiamo, era stata esclusa da Sanremo Giovani, ma Amadeus l’ha ugualmente voluta far ascoltare al grande pubblico del 70° Festival di Sanremo. Il pezzo accompagna il progetto “Io sto con Paolo” con lo scopo di raccogliere fondi e sostenere il Pool internazionale di ricercatori che combattono la Sla.
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LEGGI IL TESTO IO SONO PAOLO DI PAOLO PALUMBO
Nella vita di ognuno di noi c’è un sogno da realizzare
dicono però per avere ciò che vuoi devi lottare
non me la sento proprio di lasciarmi andare
perché se esiste una speranza ci voglio provare
Mi chiamo paolo ed ho 22 anni e ho la sla
l’ho scoperto quattro anni fa
mi ha levato tutto tranne la vitalità
c’è chi mi giudica con troppa cattiveria
come se mi divertissi a star seduto tutto il giorno su una sedia
Il mio corpo è diventato una prigione
al di la delle sbarre ci arrivo usando gli occhi e l’immaginazione
vorrei camminare, mangiare, bere, parlare
guarire in fretta, una famiglia amici da baciare
Il percorso sarà lungo ma ce la farà promesso
nonostante la stanchezza che ogni giorno porto a presso
certe cose le capisci solo se le vivi
guardi il mondo da una finestra sperando che quel giorno arrivi
Faccio un rumore in silenzio perché ho un carattere
e do speranza ad ogni malato in lacrime
ho una madre, un padre che adoro
e un fratello che mi presta gambe e braccia e non mi lascia mai da solo
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo si è spento
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
Piacere sono Paolo
ho fretta di raccontare
scusatemi la voce
da casello autostradale
sognavo di fare lo chef ci sono riuscito
vedermi con la sedia a rotelle ti ha infastidito?
Questa malattia fa paura vista fuori
ho lottato pure quando ho perso i sapori
ho guidato un drone nel cielo
ho parlato al g8
e ora canto a Sanremo
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo si è spento
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
Nella vita di ognuno di noi c’è un sogno da realizzare
dicono però per ottenere ciò che vuoi devi lottare
non me la sento proprio di lasciarmi andare
perché se esiste una speranza ci voglio provare
Credo e recito il Rosario
ed è proprio lui a tenere lontano il mio sicario
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