Testo “LA CURA PER ME”, singolo di Giorgia a Sanremo 2025. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.
“LA CURA PER ME” è una canzone della cantautrice romana Giorgia Todrani in gara al 75° Festival di Sanremo 2025. Il pezzo, scritto dal cantautore bresciano Blanco, segue i successi del singolo “NIENTE DI MALE”.
➤ Indice
LA CURA PER ME testo Giorgia
Lyrics:
Dentro la mano una carezza sul viso
Senz’anima questo sorriso
Che hai cercato, che hai cercato
Più ti avvicini e più io mi allontano
E i ricordi se ne vanno piano
Su e giù come un ascensore
Ogni mia stupida emozione
E no, non cambierà
Dirti una bugia o la verità
Per me fare una follia è come la normalità
Non so più quante volte ti ho cercato
Per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna
Non so più quante notti ti ho aspettato
Per finire a ingoiare tutta la paura
Di rimanere sola
In questa stanza buia
Solo tu sei la cura per me
Tutto passa
Ma scordarti non so ancora come si faccia
Qualcosa lo dovevo rovinare
Nascondo una lacrima nel mare, ferito
Voglio andare avanti all’infinito
Trovarti dentro gli occhi di un cane smarrito
E no, non cambierà
Dirti una bugia o la verità
Per me fare una follia è come la normalità
Non so più quante volte ti ho cercato
Per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna
Non so più quante notti ti ho aspettato
Per finire a ingoiare tutta la paura
Di rimanere sola
In questa stanza buia
Solo tu sei la cura per me
No che non ho voglia
Non ho voglia di rincorrerti
Seguire la tua ombra e salire fino sugli alberi
Guardando il cielo sapendo che lo stai guardando
Ora anche tu
Per me sei la luna
Per me sei la cura
Per me sei avventura
Ma non sei nessuno
Spengo la paura
Di rimanere sola
Per quegli occhi
Per quegli occhi che fanno da luna
Non so più quante notti ho aspettato
Per finire a ingoiare tutta la paura
Di rimanere sola
In questa stanza buia
Non sarò mai più sola
Per me
Autori: R. Fabbriconi – M. Zocca – G. Todrani – R. Fabbriconi – M. Zocca
Significato e analisi brano
“LA CURA PER ME” di Giorgia è una canzone che esplora profondamente il tema dell’amore come antidoto alla solitudine e alla paura. Attraverso le parole e la melodia, il brano racconta il viaggio emotivo di una donna che cerca conforto e sicurezza in una relazione, trasformando il sentimento amoroso in una vera e propria cura per le sue fragilità interiori.
La canzone inizia con un’immagine delicata, una carezza sul viso, che però nasconde un sorriso senza anima, simbolo di un’affettività cercata ma non ancora pienamente realizzata. Giorgia descrive un rapporto complesso, in cui più l’altro si avvicina, più lei sembra allontanarsi, come se la paura di essere vulnerabile la spingesse a mettere barriere. I ricordi svaniscono lentamente, come un ascensore che sale e scende, e le emozioni sembrano bloccate in una sorta di stasi, dove la normalità si confonde con la follia.
Il cuore della canzone ruota attorno alla paura di rimanere sola, un sentimento che viene ingoiato, quasi soffocato, ma che trova sollievo nella presenza dell’altro. Questo amore, che sia romantico, familiare o amicale, diventa una luce nella stanza buia della solitudine. Giorgia canta di come questo sentimento sia in continua evoluzione, crescendo e esplodendo nel momento in cui affronta la sua paura più grande. Qui, la sua esperienza artistica si manifesta in tutta la sua potenza, con una performance vocale che trasmette tutta l’intensità emotiva del testo.
La collaborazione con Blanco (Riccardo Fabbriconi) aggiunge un ulteriore strato di profondità alla canzone. Il testo, ricco di immagini evocative, parla di un amore che non è solo romantico, ma anche universale, capace di legare le persone in modo profondo e significativo. La luna, simbolo ricorrente nel brano, rappresenta quella luce guida che aiuta a superare le paure e a trovare conforto.
Nella parte finale della canzone, Giorgia sembra raggiungere una sorta di liberazione. Non ha più voglia di rincorrere l’altro, ma riconosce che quell’amore, quella persona, è la sua cura, la sua avventura, la sua luna. Eppure, c’è anche la consapevolezza che, in fondo, quell’amore non è tutto: non è “nessuno” nel senso che non può definirla completamente. La paura di rimanere sola viene spenta, e la stanza buia si illumina.
In sintesi, “La cura per me” è un inno alla resilienza emotiva, alla capacità di trasformare l’amore in una forza curativa, capace di guarire le ferite dell’anima e di illuminare anche gli angoli più oscuri della vita. È una canzone che parla di crescita interiore, di accettazione e di come l’amore, nelle sue molteplici forme, possa essere un balsamo per le nostre paure più profonde.