mercoledì 14 Maggio 2025

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Piangere a 90, BLANCO: testo e significato della canzone

Leggi il testo e ascolta "Piangere a 90", singolo di BLANCO. Scopri le parole della canzone e guarda il video ufficiale.


Testo “Piangere a 90”, singolo di BLANCO. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.

“Piangere a 90” è una canzone che segna il ritorno sulla scena musicale di BLANCO. Il pezzo, che segna un nuovo capitolo nella sua carriera e rilasciato il 9 maggio 2025 come anticipazione del suo progetto discografico futuro, è una ballad cruda e introspettiva, lontana dalle sonorità più pop che lo hanno reso celebre.

Scritto in collaborazione con Tananai e prodotto da Michelangelo, il pezzo è un flusso di coscienza che alterna momenti di fragilità melodica a esplosioni emotive, tipiche dello stile di BLANCO.


Piangere a 90″ di BLANCO: Un Viaggio tra Fragilità e Rinascita

Significato brano

BLANCO, il cui vero nome è Riccardo Fabbriconi, inizia il brano con un’ammissione di stanchezza: “Sono stanco, son Riccardo, son di fretta”. Il riferimento al suo nome anagrafico segna un ritorno alle origini, un bisogno di riconnettersi con la sua identità al di là del personaggio pubblico.

La metafora “Ho toccato il cielo e il dito si raffredda” suggerisce il vuoto dopo il successo – un’esperienza comune tra artisti che, dopo aver raggiunto l’apice, si ritrovano a fare i conti con la solitudine e il disincanto.


Il cuore del brano ruota intorno a una relazione complicata. La frase “Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra” è un pugno allo stomaco: l’amore non può essere riparato superficialmente, a differenza di un gesto estetico.

La rivelazione “si piange anche a novanta” (riferimento all’età avanzata) è un’ammissione di vulnerabilità eterna – il dolore non ha età, e anche da anziani si può soffrire d’amore.

BLANCO rifiuta l’idea del successo come traguardo assoluto: “vincere, vincere, vincere / non è destinazione”. Qui emerge una critica alla società performativa, dove tutto è una competizione, anche l’amore.

L’immagine della “bambola di pezza” e del “fiore che era un pallone” sottolineano la delusione e la fragilità delle illusioni.

In un’intervista, BLANCO ha spiegato:

“Questo brano è un urlo silenzioso. Parla di quello che resta quando tutto il rumore svanisce: le lacrime, i ricordi, la paura di non essere mai abbastanza.”


“Piangere a 90” non è solo una canzone, ma un manifesto emotivo. BLANCO, con la sua voce rotta e la scrittura diretta, trasforma il dolore in arte, dimostrando che la vera forza sta nell’accettare la propria fragilità.

In un’epoca in cui tutto è curato, filtrato e performativo, BLANCO sceglie la nudità emotiva, regalando al pubblico un brano che non chiede like, ma verità. E, ancora una volta, la trova.

Piangere a 90 testo BLANCO

Lyrics:

Sono stanco, son Riccardo, son di fretta
C’è mia mamma a casa che mi aspetta
Sono Blanco, sono stato pure in vetta
Ho toccato il cielo e il dito si raffredda
Non ho firmato per una vita in diretta
Ogni donna che ho abbracciato non l’ho stretta
Non sento più il brivido
Ora c’ho un livido

E io dovevo dirtelo, ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a novanta
Quindi non c’è limite
Posso anche urlartelo: “Ti amo, sei strana”
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava

Anche una scusa non regge più
Io sono questo, mi hai scelto tu
Io sono quello che il bello lo calpesta
Io sono questo, una bambola di pezza
Uno tra i tanti nell’occhio del ciclone
Non arrabbiarti, quel fiore era un pallone
Uno di quelli che bucherà un signore
E vincere, vincere, vincere
Non è destinazione


E io dovevo dirtelo, ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a novanta
E quindi non c’è limite
Posso anche urlartelo: “Ti amo, sei strana”
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava

Piangere a 90 video

Il videoclip, girato dal collettivo The Astronauts, richiama visivamente “Il cielo sopra Berlino” (1987) di Wim Wenders, film in cui un angelo osserva gli esseri umani nel loro struggimento. BLANCO, come l’angelo Damiel, sembra sospeso tra due mondi – quello della celebrità e quello della sua umanità più autentica.

Piangere a 90 audio BLANCO

Piangere a 90 testo BLANCO

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