Leggi il testo “Lupin”, singolo di Tommaso Paradiso. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.
“Lupin” è una canzone estratta dall’album “Space Cowboy” del cantautore romano Tommaso Paradiso. Un pezzo malinconico che accompagna gli straordinari successi della traccia precedente “La stagione del Cancro e del Leone”.
➤ Indice
Lupin testo Tommaso Paradiso
Corre una lacrima sulla lama della spada di Goemon
si alza in volo un airone solo in mezzo alla campagna
la città va più lenta del solito e è tornato il nostro amico da Milano
ora vive qui
ed è felice di cantare canzoni
Ma che splendida normalitÃ
dici che è la primavera my friend
Lisa mette a letto i bambini
poi va sul balcone per un po’ di aria fresca
mentre passa la pubblicitÃ
nelle case della gente che cena
ti va una bibita, un po’ di acqua gassata
Oggi sono stato bene
sono stato bene anche da solo
con il pianoforte e mille cose in testa
che non mi deludono mai
che non mi abbandonano mai
Corre una lacrima
sulla testa del cappello di Jigen
vola in aria un pallone
un tango tutto pieno di sabbia
la città è più calda del solito e
è il momento di andare lontano
fare la spesa, fare la coda
Lupin è di nuovo scappato
Ma che splendida normalitÃ
dici che è la primavera my friend
Lisa mette a letto i bambini
poi va sul balcone per un po’ di aria fresca
mentre passa la pubblicitÃ
nelle case della gente che cena
ti va una bibita, un po’ di acqua gassata
Oggi sono stato bene
sono stato bene anche da solo
con il pianoforte e mille cose in testa
che non mi deludono mai
che non mi abbandonano mai
Ho anche comprato un quadro blu
Oggi sono stato bene
sono stato bene anche da solo
con il pianoforte e mille cose in testa
che non mi deludono mai
che non mi abbandonano mai
Ho anche comprato un quadro blu
Significato della canzone Lupin di Tommaso Paradiso
Il brano porta con sé il gusto di una primavera fatta di emozioni cantate al pianoforte, lo stesso che qui accompagna la voce di Tommaso Paradiso. “Lupin” porta con sé le immagini del quotidiano, di quella “splendida normalità ” in cui la malinconia rimane una costante.