sabato 27 Aprile 2024

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Sei tu la mia città, Negramaro testo e audio brano

Testo “Sei tu la mia città”, singolo dei Negramaro. Ascolta il brano e guarda il video ufficiale.


“Sei tu la mia città” è una canzone contenuta nell’album “La rivoluzione sta arrivando” dei Negramaro. Il pezzo, annunciato da Giuliano, Lele, Ermanno, Danilo, Andrea e Pupillo con una clip sui loro profili social, è dedicato a tutti i loro fan ed ha anticipato il disco.

La traccia, lo ricordiamo, è scritta dal frontman Giuliano Sangiorgi e prende spunto dalla lunga esperienza internazionale che ha portato il gruppo a viaggiare e registrare tra New York, Nashville, Londra, Madrid e la loro terra d’origine, la Puglia. Il brano è stata anche la colonna sonora della nuova pubblicità Alfa Romeo Giulietta.

Tra gli ultimi successi della band salentina “Contatto” e “La cura del tempo”.


Sei tu la mia città testo Negramaro

Lyrics

La strada si aggroviglia nei tuoi capelli
i lampioni che esplodono come fanali nei tuoi occhi
hai il cuore che sa di asfalto e di preghiere
e le macchine ti attraversano senza più guardare
e sciogliti i capelli
del fango solo se ci riesci
e allacciami i tuoi dubbi
alle scarpe se poi tu non mi credi
se non mi credi


Il cielo lo reggono ancora i miei difetti
le mani si incastrano e formano grattacieli
le scuse attaccale bene così non cadi
le unghia affilate resistono tagliando i vetri
e asciugami i pensieri
col fiato degli ultimi alberi
accendimi di notte
le insegne dei più veri corpi
concedimi la pace
dei treni senza più rimorchi
e montami negli occhi
come un tram a fari spenti
investimi di luce se non mi vedi ancora in piedi

Sei tu la mia città
Sei tu la mia città che mi spaventa quando è sera
e mi addormenta la mattina
e mi ricorda di esser tanti
uno solo in mezzo a tanti
quando hai voglia di sentire
addosso il brivido degli altri
perchè tu sei la città
sei tu la mia città

Le case che aprono le gambe agli sconosciuti
e le chiese sono bocche di donne coi fucili appesi
le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni
il fumo porta via con sé gli ultimi avanzi
nascondimi dagli altri
son troppo comodi i tuoi denti
e sputami poi fuori
quando stenderai i tuoi panni
e lavami nel fiume
se vorrai ancora indossarmi
e rimboccami le maniche
quando pioverà dai muri
e soffiami sul mondo
come quasi fossi vento

Sei tu la mia città
Sei tu la mia città che mi spaventa quando è sera
e mi addormenta la mattina
e mi ricorda di esser tanti
uno solo in mezzo a tanti
quando hai voglia di sentire
addosso il brivido degli altri
perchè tu sei la città
sei tu la mia città che si colora quando è sera
dentro i vicoli e sei nera e ti ricordi solo allora
della tua vera natura e hai bisogno un po’ di me
per sentirti meno sola per sentirti una città
che resta sempre ancora accesa

Sei tu la mia città
Sei tu la mia città che mi spaventa quando è sera
e mi addormenta la mattina
e mi ricorda di esser tanti
uno solo in mezzo a tanti
quando hai voglia di sentire
addosso il brivido degli altri
perchè tu sei la città
sei sempre è sola la città che si colora quando è sera
dentro i vicoli e sei nera e ti ricordi solo allora
della tua vera natura ed hai bisogno un po’ di me
per sentirti meno sola
per sentirti una città
che resta sempre ancora accesa

sei tu la mia città
sei tu la mia città

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