mercoledì 27 Marzo 2024

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Argento Vivo, Daniele Silvestri: testo e significato – Sanremo 2019

Argento vivo è il nuovo singolo di Daniele Silvestri presentato al Festival di Sanremo 2019. Il brano, cantato con Rancoree Manuel Agnelli, segna il suo ritorno all’Ariston a distanza di 24 anni esatti dalla sua prima memorabile apparizione, quando, poco più che ventenne, munito di cartelli nel 1995 cantava tra le Nuove Proposte “L’uomo col megafono” seduto su uno sgabello (l’anno precedente era stato a Sanremo Giovani con “Voglia di Gridare”). Leggi il testo e guarda il video del nuovo singolo.



Argento vivo testo Daniele Silvestri Festival di Sanremo 2019

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo
Signore
Che ero argento vivo
E qui dentro si muore.
Questa prigione corregge e
Prepara una vita
Che non esiste più da
Almeno vent’anni
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi
Però la sera mi rimandano a casa
Lo sai
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari
Ho sedici anni ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
E il tempo scorre di lato ma
Non lo guardo nemmeno
E mi mantengo sedato per
Non sentire nessuno
Tengo la musica al massimo
E volo
Che con la musica al massimo
Rimango solo
E mi ripetono sempre che devo darmi da fare
Perché alla fine si esce e non saprei dove andare
Ma non capiscono un cazzo, no
Io non mi ci riconosco
E non li voglio imitare
Avete preso un bambino che
Non stava mai fermo
L’avete messo da solo
Davanti a uno schermo
E adesso vi domandate se sia normale
Se il solo mondo che apprezzo
È un mondo
Virtuale
Io che ero argento vivo
Dottore
Io così agitato, così sbagliato
Con così poca attenzione
Ma mi avete curato
E adesso
Mi resta solo il rancore
Ho sedici anni
Ma è già più di dieci
Che ho smesso di credere
Che ci sia ancora qualcosa là
Fuori
E voi lasciatemi perdere
Così facile da spiegare
Come si nuota in mare
Ma è una bugia, non si può imparare
A attraversare
Quel che sarò
Nella testa girano pensieri
Che io non spengo
Non è uno schermo
Non interagiscono se li tocchi
Nella tasca un apparecchio
Specchio di quest’inferno
Dove viaggio, dove vivo, dove mangio
Con gli occhi
Sono fiori e scarabocchi in un quaderno
Uno zaino come palla al piede
Un’aula come cella
Suonerà come un richiamo
Paterno il mio nome dentro l’appello
E come una voce materna la
Campanella suonerà
È un mondo nato dall’arte
Per questo artificiale
In fondo è un mondo
Virtuoso
Forse per questo virtuale
Non è una specie a renderlo
Speciale
E dicono
Che tanto è un movimento
Chimico
Un fatto mentale
Io che non mentivo
Che ringraziavo ad ogni mio
Respiro
Ad ogni bivio, ad ogni brivido
Della natura
Io che ero argento vivo in
Questo mondo vampiro
Mercurio liquido se leggi la
Nomenclatura.
Ho, sedici anni ma già da
Più di dieci vivo in un
Carcere
E c’è un equivoco nella
Struttura
E fingono ci sia una cura
Un farmaco ma su misura
E parlano parlano parlano
Parlano
Mentre mio padre mi spiega
Perché è importante studiare
Mentre mia madre annega
Nelle sue stesse parole
Tengo la musica al massimo
Ancora
Ma non capiscono un cazzo, no
E allora
Ti dico un trucco per
Comunicare
Trattare il mondo intero
Come un bambino distratto
Con un bambino distratto
Davvero
È normale
Che sia più facile spegnere
Che cercare un contatto
Io che ero argento vivo
Signore
Io così agitato
Così sbagliato
Da continuare a pagare in
Un modo esemplare
Qualcosa che non ricordo di
Avere mai fatto
Ho sedici anni
Ho sedici anni e vivo in un carcere
Se c’è un reato commesso là
Fuori
È stato quello di nascere.

Autori testo | Daniele Silvestri, T. Iurcich, F. Rondanini, M.Agnelli

SIGNIFICATO CANZONE

L’artista conferma la sua caratteristica principale, l’imprevedibilità, e lo fa con una canzone di forte impatto emotivo, scritta per “batteria e orchestra”. Attraverso una costruzione quasi cinematografica – tra progressioni claustrofobiche e improvvise distensioni armoniche – il pezzo dà voce ad un adolescente di oggi, esplorandone le disperazioni più profonde e meno comprese. Un testo che lascia senza fiato, efficace e crudo.

Daniele Silvestri scandisce questo racconto serrato insieme al rapper RANCORE, tra i più rappresentativi e fuori dagli schemi della scena attuale romana, e MANUEL AGNELLI, che entra in maniera onirica e toccante nel pezzo; mentre la batteria di FABIO RONDANINI (Calibro 35 e Afterhours), è protagonista della storia, tensiva e vitale.

Argento vivo video Daniele Silvestri Sanremo 2019


Il video è stato girato da Giorgio Testi.

«Mi era successo con “Aria” nel ‘99 e poi di nuovo con “A bocca chiusa” nel 2013 – scrive Daniele – Di ritrovarmi inaspettatamente con una canzone in mano che urla di volersi fare ascoltare il prima possibile e davanti a più persone possibili. “Argento Vivo” è l’ultima arrivata, almeno come testo, nel nuovo lavoro che sto ultimando, ma è stato un arrivo fragoroso, pesante. E così per istinto e senza rifletterci troppo l’ho proposta al festival all’ultimo istante possibile. Per fortuna a quanto pare anche la direzione artistica del festival è altrettanto istintiva e incline alle follie dell’ultimo minuto. E così ora il mio Argento figura in quell’elenco. Non mi sono ancora neanche abituato all’idea, ma meglio così. Intanto che mi ci abituo…approfitto per dirvi che non aspetterò Sanremo per cominciare a farvi sentire questo disco. Ci sentiamo molto, molto prima».

Un segno indelebile lasciato poi in tutte le sue successive esibizioni, che hanno sempre scosso la rassicurante atmosfera del Teatro Ariston ora per i testi (nel 1999 con “Aria” Daniele cantava di un ergastolano, come se fosse normale parlare di carcere a Sanremo), ora per l’estro (nel 2002 “Salirò”, sull’archetipo di toccare il fondo e poi risalire, ha fatto la storia anche per il balletto di Fabio Ferri), ora per l’ironia (nel 2007 “La Paranza…è una danza” aveva nel testo apparentemente spensierato riferimenti alla cronaca del periodo, dall’arresto del boss Provenzano al delitto di Cogne), ora per l’impegno (2013 “A bocca chiusa” raccontava di manifestazioni e diritti).

E proprio giochi di parole e poesia, ironia e impegno sono i punti di forza della musica di Daniele Silvestri che torna a Sanremo tra batteria e orchestra con “Argento Vivo”.

Silvestri è attualmente a lavoro sul suo nono album e in partenza in autunno per il suo primo tour nei palasport.

> DANIELE SILVESTRI CANZONI E TESTI

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